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È tempo di vacanze…e di lavoro a distanza.

Come organizzarsi per un lavoro a distanza con connessioni lente? Come fare smart working in vacanza? Il test: che tipo di turista / lavoratore sei?

Il test delle vacanze: dimmi chi sei, ti dirò come (dis)connetterti

L’estate è arrivata, fa caldo, le cicale cicalano e molti di noi quest’anno più che mai faranno delle strane mezze vacanze. Vuoi perché il lavoro si è già fermato troppo a lungo, vuoi perché sull’onda dell’entusiasmo della ripartenza abbiamo garantito reperibilità: fatto sta che non potremo sparire nel nulla per tutto Agosto. Ma niente paura: qualunque tipo di vacanzieri voi siate, ho raccolto le migliori soluzioni per gestire il lavoro a distanza.

Il viaggiatore scaramantico: il PC nascosto in valigia.

È quello che parte con tutto: PC, router wifi, opzione giga sul cellulare, crema da sole 10, 20, 30 e pure 50. Spera di lasciare il PC in valigia fino al ritorno, ma nel caso è pronto a tutto.

C’è ben poco che posso aggiungere a questa perfetta organizzazione: giusto un paio di consigli!

  • Se uscite dall’Italia, acquistate una sim dati! Sfruttare i dati del cellulare in Italia è ok; per chi sconfina, i giga a disposizione sono pochi e una volta finiti continuare a navigare può diventare molto costoso, specialmente in alcuni paesi. Vi consiglio di portare con voi un router wifi o un secondo cellulare e acquistare appena arrivati una sim del paese di destinazione (la offrono praticamente tutti gli operatori!). Costo: circa 20€ per un’estate tranquillamente connessa.
  • Se invece rimanete in Italia, ma la zona dove vi spostate è mal servita dai maggiori operatori, sappiate che esistono tantissimi provider locali che servono le zone più remote, anche dove i cellulari sembrano non avere campo.
    Fate una prova: basta cercare su Google “operatore telefonia mobile” – seguito dalla zona che vi interessa.

Lo spirito libero: ovviamente parte senza nulla!

Per lui il computer resta a casa, non se ne parla di metterlo in valigia: “pesa, me lo rubano e poi che diamine, sono in vacanza!”

Casomai facciate parte di questa categoria, ma quest’anno sentiate la necessità di poter lavorare anche solo qualche ora, ecco la soluzione che fa per voi: la VDI.

VDI, ovvero Virtual Desktop Infrastructure.

Lo dice la parola stessa: il vostro desktop in versione virtuale.

Una volta attivato e strutturato il servizio non dovete far altro che fare le valigie, partire, trovare un internet café o un computer collegato alla rete, inserire sul browser internet link e password e vi ritroverete davanti una copia esatta del vostro desktop, file e applicazioni comprese.

Ripeto: applicazioni comprese! Questo significa che se utilizzate programmi non comuni, come ad esempio la suite Adobe o CAD, che difficilmente si trovano installati su tutti i  computer, accedendo alla VDI potrete lavorare in remoto usando i vostri programmi.

So che ve lo state chiedendo: sì, la VDI funziona anche su tablet e smartphone (ma ovviamente lavorare diventa più laborioso).
Costo: circa 90€ al mese, il servizio può essere attivato anche solo per i mesi estivi (Momit offre il servizio di pianificazione e attivazione).

Il selvaggio. Please: almeno un cellulare!

Zaino in spalla, 4 magliette, 4 mutande, e “per favore non mi cercate: non mi trovereste, non c’è campo”. Questo è il selvaggio ad Agosto: come ogni anno sarà in mezzo al mare, al deserto, sulle montagne di un paese remoto o chissà dove altro – non ci è giustamente dato saperlo! 

Mi spiace irrompere nel vostro sogno di disintossicazione dalla rete, ma penso che potrebbe esservi utile sapere come cavarvela in questi casi: prendetela come un’avventura! 😉

  1. Siate consapevoli che anche nel più remoto dei luoghi ormai è facile trovare dei “check point” dove una connessione – anche lenta – c’è. Potreste pianificare una tappa di tanto in tanto!
  2. Un telefono cellulare potrebbe bastarvi per connettervi, ma non per inviare informazioni “pesanti”. Prevedete dunque di poter usare file .txt (leggerissimi), e-mail senza firme e formattazione del testo, scordatevi gli allegati e le immagini!
  3. Chi va per mare a volte possiede un telefono satellitare con il quale è possibile collegarsi, ma l’invio di dati è molto costoso. Ridurre il peso di ciò che si invia diventa fondamentale tanto quanto nel caso di connessione lenta.
  4. Potrebbe esservi utile avere una powerbank o un sistema di pannelli solari portatili (se ne trovano su Amazon per tutte le tasche!).

Non che questo si possa proprio chiamare “smart working”, ma è sicuramente un modo efficace e minimale di gestire un lavoro a distanza!

Ricapitolando: quali tecnologie vi possono essere utili per lavorare a distanza.

In viaggio con il computer ➡️ Ricordatevi che il roaming costa: acquistate le sim locali e portatevi un device per farvi la rete!

In viaggio senza nulla, ma nella civiltà ➡️ La soluzione ideale è la VDI.

In viaggio fuori dal mondo ➡️ Telefono cellulare, powerbank e…tanta tanta pianificazione.

Non mi resta che raccomandare vivamente allo ‘scaramantico’ e allo ‘spirito libero’ di godersi i giorni e la lentezza che solo i panorami differenti sanno regalare. Fermatevi, lasciate il cellulare sul comodino, guardate l’orizzonte, giocate con i figli, raccontate una barzelletta ai vostri compagni di vita. Selvaggio, a te, mio modello di vita e ispirazione, dico solo: almeno una volta alla settimana ricordati: un messaggino alla mamma se vuoi le melanzane alla parmigiana quando torni! 😉

Leggi anche: Backup o disaster recovery: quale e come scegliere?

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